Ma l’attivazione mentale quando arriva?
Torna agli approfondimentiPensiero del cane quando gli chiediamo di eseguire il seduto, il terra e il resta, già ben appres, gli ripete stancamente: “ma con tutto quello che so fare, e ti assicuro meglio di un qualsiasi Rintintin, Rex, Lessie e simili, questo cervellone del mio padrone è possibile che conosca solo queste tre parole? Seduto, Terra, Resta; Seduto, Terra, Resta; Seduto, Terra Resta; Seduto, Terra, Resta;….mi dicono che esiste l’attivazione mentale, e da piccolo con la mamma se ne praticava molta, ma poi sono arrivati i nuovi genitori che purtroppo non si attivano mentalmente. Saranno tonti? Eppure in giro si dice che l’uomo è l’animale più intelligente del pianeta: forse è solo pigro, e non si sa bene perché mi ha portato con sé. Il mio ex vicino è stato regalato alla bambina per il compleanno, la bimba per gioco gli ha quasi cavato un occhio, lui si è difeso con un morsino e due ore dopo l’hanno accompagnato all’inceneritore dell’A.S.L.. Però sono stati delicati: prima l’hanno fatto dormire un po’ “.
Quando il cane ci fa una richiesta appoggiandoci la zampa, annusandoci le mani e le tasche in cerca di cibo di solito rispondiamo istintivamente, ma non come lo faremmo quando un Bimbo ci chiede un biscotto. Con il cane non ci comportiamo in maniera educativa: o lo cacciamo o gli facciamo una carezza sperando che ci lasci in pace (dipende dall’umore del momento). Con il bambino? Non vogliamo negargli il biscotto, ma pensando alla sua educazione facciamo sì che non lo abbia senza far nulla.
- Domanda: come si dice?
- Risposta: “per favore”.
- Noi concediamo il biscotto e ridomandiamo: “come si dice? “
- Risposta: “grazie”, soddisfatti della sua educazione diciamo “bravo” accompagnando il complimento con una carezza o un bacio.
Perché non ci comportiamo egualmente con il cane? Perché non gli chiediamo qualcosa (come al bimbo) in cambio del cibo che ci sta chiedendo? Perché utilizziamo gli esercizi solo per esibizione? Perché certe pratiche e rituali vengono abbandonati poco dopo aver sperimentato che funzionano, non rispettando il dettato etologico?
Nella migliore delle ipotesi lo accarezziamo e comunicandogli che appoggiare la zampa su di noi è doppiamente gratificante dedurrà che ogni qualvolta vorrà chiedere contatto fisico in risposta riceverà contatto fisico. Cresciuto e divenuto più pesante e insistente, alle sue oramai “zampate” risponderemo seccati allontanandolo con le maniere che purtroppo molti “esperti” indicano (ad esempio la già menzionata ginocchiata).
Se potesse ci direbbe “quando mi avvicino a te guardo in alto come fa il tuo bimbo, domandandoti del cibo, per favore, fai con me come fai con lui, chiamami e dammi un compitino. Se sono bravo (come il tuo bimbo che ti dice per favore) dammi il bocconcino, dimmi bravo (non pretendo il bacio perché per noi cani ha un altro significato) e per favore Educami! Attivami mentalmente! Non trattarmi come un accessorio! Comunica!”
Giustamente una delle cose che più appassiona e impegna l’essere umano sta nella ricerca continua di ciò che non conosce. Ad esempio la conquista e la scoperta dello spazio e non ultimo il tentativo di decodificare messaggi provenienti da altri mondi sperando di porsi in “comunicazione” con chi abiterebbe oltre l’atmosfera terrestre. Tutto ciò pare macroscopicamente strano, osservando che l’uomo ben poco compie per porsi in “comunicazione” con gli animali che più gli sono vicini. Amando le cose più difficili di noi tralasciamo le più semplici riuscendo a renderle imprese disastrose o impossibili.
CHE COSA NON VA? LA PRESUNZIONE DI CONOSCERE E LA PRETESA DI ESSERE COMPRESI.