Il metodo Rimoldi
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“Ogni cane incontrato, ogni comportamento animale osservato, ogni padrone ascoltato mi hanno permesso di migliorare le mie conoscenze più di qualunque notte trascorsa a studiare complicati testi teorici. Per questo, amo pensare al mio metodo educativo come ad una creatura in continua evoluzione”. (L. Rimoldi – Padre della Cinoantropologia)
Per molte persone il cane è un membro fondamentale della famiglia ed una figura importante all’interno della casa, il tempo trascorso con lui dovrebbe essere sempre sereno e divertente, ma perché questo accada è necessario un cambio di mentalità da parte dell’Uomo.
Il cane va educato, non addestrato
Per molti anni l’addestramento cinofilo è stato guidato dalla presunzione che fosse necessario sottomettere e dominare l’animale, Luigi Rimoldi ha dedicato anni a perfezionare il suo metodo, che si basa su un’idea semplice e forte: “Dobbiamo osservare il cane”.
Non è possibile, tuttavia, capirlo se prima non impariamo ad intendere la sua lingua, per questo il Metodo Rimoldi si basa su elementi di etologia e cinoantropologia, poiché è necessario comprendere il comportamento animale, sia come individuo sia in rapporto con altri animali e con l’uomo.
Il Metodo Rimoldi è costruito su un approccio cognitivo, studiato in anni di convivenza e studio quotidiano dei cani e animato da un profondo desiderio di interpretare il loro comportamento.
Grazie ad un approccio gentile e rispettoso è possibile trattare e risolvere problemi comportamentali, abitudini e reazioni indesiderate, rendendo la convivenza tra uomo ed animale armoniosa e piena di gioia.
Un cane educato correttamente, attraverso i giusti stimoli e all’attivazione mentale, si comporta in modo appropriato in casa o negli ambienti urbani perché ne comprende le dinamiche e non ne è spaventato, ma, conoscendo le aspettative dell’Uomo, sa reagire nel modo adeguato.
Il cane educato con il Metodo Rimoldi, infatti, non obbedisce ai comandi per paura della punizione, ma risponde attivamente a rinforzi positivi e a stimoli per lui comprensibili.
Comprendere come il cane apprende e comunica
Un presupposto del Metodo Rimoldi consiste nell’abbandonare la visione antropomorfa del cane, poiché essa rappresenta una barriera alla comprensione del suo comportamento.
Il cane è un animale e come tale ragiona ed osserva il mondo, cercando di interpretare i suoi sentimenti ed azioni secondo un’ottica umana si possono trarre solo conclusioni errate, facendogli pressioni e richieste per lui impossibili da esaudire.
Questo non significa che sia un essere mosso dal semplice istinto, al contrario i cani hanno una complessa sfera emotiva e psicologica, osservano ed interagiscono con l’ambiente, con gli altri animali e con gli umani, ed in base a questo apprendono e modificano il loro comportamento.
Il cane, ad esempio, non reagisce alle “parole” dell’uomo perché ne comprende il significato, ma perchè associa alle sue “emissioni vocali” e alle “posture” del corpo un rinforzo positivo o negativo.
Per Luigi Rimoldi, padre della cinoantropologia, capire come si svolgono queste dinamiche, come essi comunicano e apprendono è fondamentale per educare il cane in modo corretto, senza imposizioni o stress.
Altro elemento di forza del Metodo Rimoldi è il potenziamento cognitivo esteso, per il quale il primo passo concreto è dato dallo sviluppo delle facoltà di apprendimento fondate sulla progressiva percezione di “essere capace” (teoria P.P.C. di Luigi Rimoldi – Progressiva Percezione delle Capacità).
Attraverso l’elicitazione dei comportamenti epimeletici diamo corpo ad uno degli strumenti più efficaci. Il rituale del “Pasto di Branco” risulta un validissimo aiuto nell’approccio al potenziamento cognitivo.
Tra le teorie più apprezzate ed utilizzate del Metodo Rimoldi nell’educazione e nell’addestramento del cane vanno citate:
- la Formula M.A.A.R.P.
- la Visione Interattiva
- la Teoria della Progressiva Percezione delle Capacità
- la Teoria della Inerzia Mentale
- la Carta di Identità Etologica
Il Metodo Rimoldi per Oxfordog
La scuola cinofila Oxfordog, grazie al Metodo Rimoldi, ha contribuito a formare molti educatori cinofili professionisti, preparandoli ad aiutare cani e proprietari ad avere un rapporto sereno e soddisfacente per entrambi.
L’importanza della cooperazione e della condivisione del sapere è uno dei principali punti di forza del Metodo Rimoldi, nella convinzione che la ricerca scientifica e l’elaborazione di approcci educativi siano dei processi continui e non qualcosa con un inizio ed una fine.
Mentre alcune scuole continuano a tramandare idee e conoscenze note, se non superate, senza alcuna interpretazione etologica, Oxfordog affronta questi argomenti con un approccio scientifico, fatto di domande, dubbi e curiosità.
Solo così si è in grado di pensare cose che nessuno aveva pensato, guardando cose che tutti vedono.
I punti di forza delle lezioni sono:
- la proficua interpretazione del branco attraverso le attività di accreditamento.
- I contributi alla rappresentazione di sé.
- La valorizzazione del verbale.
- L’ibrido comunicativo.
- Il “mio” gratificante.
- I pasti di branco.
- Lo sviluppo delle facoltà di apprendimento attraverso l’attività di mediazione.
Durante il corso professionale per educatori cinofili, ai futuri Educatori viene insegnato a distinguere l’unicità di ogni soggetto con il quale deve operare, modellando e personalizzando i programmi educativi, provvedendo così alle specifiche esigenze di ogni binomio cane-proprietario.
Ogni esemplare è diverso non solo perché geneticamente unico, ma anche perché differisce per età, sesso e soprattutto perché ha acquisito tipi diversi di informazione dovuti al sistema di vita del proprietario. Tutti i programmi educativi di Oxfordog tengono conto delle differenze culturali del proprietario.